Stoccolma, 14 isole posson bastare?

Stoccolma, , il punto più a Nord in cui sono stata (Islanda esclusa), la patria dell’Ikea, degli Abba, del cavallo psichedelico, e dei biscottini zenzero e cannella. Siamo partite non avendo un’idea precisa di quello che ci saremmo trovate davanti; durante i giorni pre-partenza non abbiamo assolutamente avuto tempo di metterci a studiare la guida come si deve ed il risultato è stato il non sapere niente, o quasi, di questa città. Piccolo inciso sulla guida: Lonely Planet poket, ma che ti ho portato a fare?! Informazioni trovate su internet, sante subito!

Quindi, cosa ci siamo trovate davanti? Una città impeccabile, sotto ogni punto di vista. Tutto è elegante, funzionale e funzionante, non ci sono sbavature, eccessi o mancanze, niente è sottotono ma, a mio parere, ci sono solamente poche cose sopra le righe; e per sopra le righe intendo qualcosa che ti faccia rimanere imbambolata con uno woooow sospeso a mezz’aria.

Non pende un capello da nessuna parte, persino le zone più moderne ad immediato ridosso del centro storico sono estremamente signorili, con ampie strade e palazzi eleganti. Ho trovato solamente una mancanza, per me importante: La street art. Ultimamente cerco i murales in ogniddove, anche nei posti più impensabili; la mia amica giassà che se un giorno mi dovesse trovare intenta a spostare i cassonetti, non occorrerebbe chiamare la neuro del luogo perchè al 99,9% sarei alla caccia di un qualche disegno. Purtroppo qui non ne ho trovato nessuno, nemmeno uno piccino picciò, nemmeno nelle parti più “alternative” o lontane dal centro. Sicuramente ci sarà una zona interamente dedicata a questa forma d’arte ed io non me lo sono filata di striscio! GARANTITO!

Nel mio immaginario questa città era abbastanza piccola e molto raccolta…si, riprova che sarai più fortunata perchè è esattamente l’opposto! Tanto per avere un’idea della sua estensione basti pensare che Stoccolma si sviluppa su 14 isole ognuna delle quali con una sua identità, ben precisa e distinta, che la caratterizza e differisce dalle sorelle. Nonostante questa dislocazione, ed il vento che non ci ha mai dato un attimo di tregua, noi abbiamo scelto di spostarci sempre ed esclusivamente a piedi, tranne per l’autobus che ci è servito per arrivare fino allo Skansen, ma solamente all’andata.

Parliamo un po’ di questi quartieri, o almeno di quelli che abbiamo visitato:

Gamla Stan (Città vecchia):

Si trova principalmente sull’isola di Stadsholmen ed è il vero centro storico nonchè la parte più caratteristica della città. Fondata nel 1252 e formata da una raggiera di case gialle ehm storiche, vie acciottolate, piazzette segrete e sali scendi continui;

qui non è importante quale via tu decida di seguire perchè ci sarà sempre una forza magnetica, uguale e contraria, che continuerà ad attrarti verso la bellissima e coloratissima piazza di Stortorget.

Durante il periodo di Natalizio questo quartiere sembra uscire da un libro di fiabe: le lucine che fanno l’altalena tra un palazzo e l’altro, gli alberi di Natale a tutti gli angoli, le lanterne e le candele messe fuori dai portoni, il profumo di cannella che si diffonde tra i vicoli, i negozi che ti ammaliano grazie alle loro vetrine super curate ed invitanti

…e poi loro, le stelle alle finestre. Non esiste casa, o a seconda dei casi finestra, che non ne abbia una esposta, bianca o rossa non fa differenza; nessuno rinuncia a questo simbolo così antico ed ancestrale, capace di rischiarare la notte non solo dei proprietari degli appartamenti ma anche di chi è fuori ed alzando gli occhi al cielo trova questo simbolo di calore, presenza e compagnia. Queste stelle trasmettono “del bene” ed in fondo a Natale questa è l’unica cosa che conta veramente.

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Anche il Palazzo Reale, che non è la residenza ufficiale della famiglia, trova il suo spazio all’interno di questo quartiere.

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Ma parliamo un po’ del corpo di guardia; avete presente la solennità, la forza, la tradizione, il fascino ed il timore reverenziale tipici degli Inglesi e del loro cambio guardia? Ecco, tutto il contrario! Una cerimonia lunghissima, seconda solo alla marcia dei pinguini, in cui è il caso di dirlo: fluidità ed omogeneità..ah, questi sconosciuti! Per non parlare dei soldati che sono i più disallineati della storia, sia nell’aspetto che nelle movenze. Due i momenti top: le grosse grasse risate svedesi da parte dei soldati e delle soldatesse che se durante le pause non facevano altro che sghignazzare ed i momenti in cui la cerimonia prevedeva movimenti fatti di corsa…coreografo: lo stai facendo male!

Che cosa fare a Gamla Stan?

Girare! Cerando la strada più stretta, guardando le vetrine con i folletti comodamente seduti sui loro divanetti, e finire a fare la fika..?! La merenda grassina!

Complice le temperature basse ed un sole un po’ troppo timido e sonnacchioso per i miei gusti (alle 15.03 era notte) la tappa rifocillatrice è stata d’obbligo. Di fronte a tutti quei dolci avrai veramente l’imbarazzo della scelta..ed a Stoccolma sappi che per ogni pasto vi è una regola, non scritta, che recita più o meno così: “un buco della cintura tu allargherai, mentre una banconota più alta spenderai”.

Södermalm:

Se tutto questo vi sembra un po’ troppo idilliaco o “noioso” e volete dare una scossa alla giornata con una “botta di vita”, vi basterà dirigervi verso sud nell’isola di Södermalm; non stupirti se ti troverai di fronte posti come questo,

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io ti avevo avvisato. Il quartiere di “Sofo” è la zona più bohémienne, young, cool, alternative, yeah, modern, sparaflesciant, piena di localini, gallerie d’arte e ragazzetti in cerca di movida.

Se passi da queste parti non perderti la terrazza panoramica dell’Ivar Los park, da cui si gode di una splendida visuale sulla parte vecchia,

ed il Fotografiska il museo dedicato alla fotografia moderna. Noi siamo state fortunatissime trovando un’esposizione temporale di Albert Wiking dal titolo “Abbiamo un sogno“: 114 ritratti di personaggi o meglio dire attivisti, del calibro del Dalai Lama e Malala Yousafzai, passando per i vari Roberto Saviano, Kofi Annan, Ai Weiwei, Annie Lennox ecc ecc. Persone accomunate dalla voglia/lotta per la libertà, la giustizia, l’uguaglianza, i diritti umani ecc;  insomma DONNE e UOMINI che che con le loro azioni, più che con le loro parole, sono riusciti a lasciare un segno nella nostra storia e, tanto per citare l’artista: “Persone che con storie da tutto il mondo, portano il messaggio che nulla è impossibile per coloro che hanno il coraggio di sognare; perchè il sogno è qualcosa è che è comune a tutti noi, tutti siamo nati e tutti noi moriremo – in mezzo, possiamo sognare …” Qui trovate maggiori e migliori info a riguardo.

Norrmalm:

Al contrario se è lo shopping che andate cercando, non chiedete a me perchè io non ne faccio. Però, anche se non sono un’addicted, è difficile non notare che questo quartiere, a nord/est della città vecchia, è caratterizzato da vetrine scintillanti piene di: vestiti, accessori, lustrini, oggettistica per la casa, decorazioni, oggetti di lusso ecc.

Fortunatamente non ospita solamente i centri commerciali ma anche, e soprattutto, le grandi menti; è proprio qui infatti, all’interno del Konserthuset o palazzo della musica, che ogni anno ha sede la cerimonia di premiazione del Premio Nobel.

I vari festeggiamenti con bisboccia finale, invece, si tengono all’interno del Municipio cittadino.

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Djurgården:

Oscuriamo per un attimo le scintillanti vetrine ed accendiamo le luci sull’isola di Djurgården che è il cuore verde e culturalmente pulsante dell’intera città. Di questa zona ti dico solamente due cose: Skansen e Vasamuseet. Te ne parlerò meglio in un post più specifico, ma per adesso posso anticipare che sono due musei fantastici, unici, fighi, spettacolari…insomma indifferentemente dall’aggettivo usato, la sostanza è una ed una soltanto e non cambia mai: ti faranno innamorare

Info: Oltre alla metropolitana di cui ti parlavo qui, ci sono altri luoghi che mi sento di consigliarti:

Per quanto riguarda la fika, o merenda cicciona che dir si voglia, il mio punto di riferimento in città è stato il Chokladkoppen in Stortorget. E’ un posticino piccolo piccolo dal soffitto basso basso dove si sta tutti vicini vicini, (praticamente la casetta degli gnomi).

Giàssai che la parola economica non verrà mai tirata in ballo in questi post, quindi non ti stupire che per: 1 cappuccino, 1 moccacino, 1 cheesecake ed 1 kanelbulle (rotolino di cannella) abbiamo speso 179 Sek per un equivalente di 25,75€.

Dove mangiare a Stoccolma? Ecco i nostri luoghi top:

Samborombon:

Un ristorantino svedo-argentino, con pochi tavoli e dall’atmosfera molto raccolta. Abbiamo preso tutte cose tipiche e ci siamo dovute trattenere dal leccare i piatti alla fine. Si trova in Gamla Stan al 28 di Stora Nygatan

Aifur Krog & Bar:

Vikings Lovers di tutto il mondo riunitevi, questo è il posto giusto per voi!! In questo ristorante è stata ricreata un’ambientazione perfetta, degna del miglior Ragnar; bando alle formalità, in questo posto ci si vuole tutti bene, si mangia insieme su tavoloni lunghi, stile sagra della bistecca e del fungo porcino, e se ti dovesse capitare il posto dall’altra parte del tavolo sappi che dovrai scavalcare. Si esatto, devi salire sulla panca poi mettere i piedi sulla tavola e scendere dall’altra parte. Ah, all’ingresso un vero Vichingo doc (nato e cresciuto in California) ti chiederà nome e luogo di provenienza e prima di condurti al tavolo inizierà a suonare un corno per ottenere l’attenzione ma soprattutto il silenzio generale; a quel punto per presentarti agli altri commensali urlerà a squarciagola il tuo nome e, tra gli applausi scroscianti, ti accompagnerà finalmente al tuo posto. Lo trovi a Gamla Stan in al 68B di Vasterlanggatan. Ah..il vichingone biondone si fa pagare caro. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


33 risposte a "Stoccolma, 14 isole posson bastare?"

  1. Mi trasferirei subito a Stoccolma, se potessi. Le case, le strade, i caffè, i dolci… ah, i dolci svedesi… e l’atmosfera da fiaba che si respira sulle isole, tutto mi piace di quella città. Hai detto benissimo: è impeccabile.

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  2. Le stelle alle finestre le ho viste per la prima volta da Ikea, nella mia mente fa molto Scandinavia e da allora ne voglio una. Le trovo stupende. Adoro l’idea di un’intera città decorata da stelle illuminate! Dovrò andare a Stoccolma sotto Natale. Per forza.

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    1. Anche per me la stella è assolutamente quella made in Ikea. Loro hanno esteso il concetto a più o meno tutta la nazione 😉 Se ti piace quest’idea, DEVI assolutamente visitare Stoccolma per Natale, se riesci per Santa Lucia..io purtroppo l’ho mancata

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  3. Grazie per questo quadro di Stoccolma! Prima o poi voglio visitare anche le capitali del nord Europa, però sarà proprio per l’atmosfera che dici tu -tutto perfetto e in ordine e niente “sopra le righe”- che alla fine rimando sempre… figo comunque l’ultimo posto col vichingone che ti presenta agli altri! LOL

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    1. Io AMO quel vichingo, ancora oggi me lo sogno la notte ehehe. Si, quella che non ci sia niente sopra le righe è un concetto che ancora mi sdubbia; continuo a preferire posti come la Sicilia, o l’Andalusia…tanto per essere monotona 😉

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      1. Eheh infatti! Anche io amo posti più “caotici”. Però ecco… amo i vichingoni biondi! Quindi mi sa che un salto al nord prima o poi ce lo devo fare 😀

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  4. Anch’io avevo scritto un articolo su Stoccolma divisa per quartieri, quindi l’impostazione non può che piacermi 🤗 Stoccolma è perfetta, hai ragione, però non riesco a provare antipatia…Cosa strana, no? A me è piaciuto, oltre al fatto che è oggettivamente bella come città, l’occhio di riguardo che hanno per bimbi e famiglie…E non avevo ancora figli all’epoca, quindi è stata proprio una cosa lampante! Ciao Margherita, buona giornata.

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    1. Si..il trattamento riservato ai bambini è spettacolare. Abbiamo incontrato decine di scolaresche, o meglio di nanerottoli tutti imbacuccati in “gita”..erano di una tenerezza immensa. Ho visto il tuo post ma non riesco a commentarlo..che bella che è Stoccolma con il sole, risplende..io purtroppo l’ho visto giusto per sbaglio..

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    1. I prezzi non sono da sottovalutare, anzi! Senti, se io fossi andata d’estate avrei fatto un’escursione nell’arcipelago, credo ne propongano per tutti i gusti/tasche/necessità. Come “gita”, io sono stata a Sigtuna, un paesino ad un’oretta di treno circa, purtroppo stando solamente 4 giorni ho dovuto scegliere una località sola ma ce n’erano tantissime altre che m’ispiravano tantissimo.

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  5. Ma và che posa che si era sparato Saviano! 😛
    Comunqe sono rimasta malissimo sullo sbracamento delle guardie…mi è crollato un mito! 😀 Secondo me li hanno montati male! 😉
    Il fatto delle 14 isole non lo sapevo mentre invece il buio alle 15 l’ho assaggiato anche io in Polonia, purtroppo a quelle latitudini il sole va via subito. Le foto con lo skyline sulle acque baltiche sono spettacolari.
    Ti prego descrivimi il profumo del vento del nord! *_*

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    1. Ti giuro, ho temuto che mi prendessero a “baionettate”, gli sono scoppiata a ridere nel viso non so quante volte, mi toccava nascondermi dietro al giappi che avevo davanti.. piccini io alle guardie voglio bene, ma loro proprio non si potevano vedere. “Io odio il buio delle 3” da leggersi con l’intonazione di puffo brontolone! ahahah

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  6. Non avevo idea del fatto che Stoccolma si componesse di isole (perdona la mia ignoranza). Anche io me la immaginavo piccola, raccolta intorno alla bellissima piazza di Stortorget. Sembra davvero che Stoccolma abbia molto da offrire. Spero di visitare presto questa parte di mondo così ordinata 😀

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  7. Mmmmm inutile di dirti che quello che più mi attira sono sempre le foto del cibo XD Mi piace tanto questo tipo di cucina. Comunque non avevo idea che Stoccolma in realtà fosse suddivisa in isola…la Città Vecchia sento che sarebbe la mia zona preferita, così colorata!

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  8. Favolosa Stoccolma… l’ho amata e ci ho lasciato un pezzetto di cuore. Se hai piacere, ti invito a dare un’occhiata ai miei diari di viaggio, tra cui Stoccolma, sul mio http://www.viaggiodolceviaggio.it
    Mi sono riconosciuta tantissimo, leggendo il tuo articolo, nelle foto…certe sono proprio similissime alle mie!

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