#WorstInTravel, un giorno ci sarà un girone infernale pronto ad accogliervi!

Signore e signori, quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. E tra te, giovane viaggiatore dagli occhi a cuoricino pronto ad estasiarti per tutto, ed il milione di rompiscatole seriali che incontrerai lungo il tuo cammino, sappi che sarà una dura guerra.

E quale migliore occasione di un tag bello ricco anzi, traboccante di acidità…acidità? E perchè chiamarla così quando stiamo elencando pure e semplici verità? Queste sono le cose che odio in viaggio!

Come ogni gioco anche questo ha le sue regole, che sono 4 semplici semplici:

  1. Citare l’ideatore: Non posso che ringraziare Beatrice di Il mondo secondo Gipsy per aver inventato questo divertentissimo tag: #WorstInTravel
  2. Citare chi ti ha taggato: Ancora un grazie a Beatrice, oltre che ad Alessia di Where Are Ale&Vale? e Silvia di The food traveler.
  3. Rispondere con almeno due cose che proprio non sopportate quando siete in viaggio, non c’è un massimo.
  4. Taggare almeno due persone/blog, non c’è un massimo. In realtà, ho deciso di offrire un tag libero per chiunque voglia partecipare

Bene, ecco a voi i miei personalissimi #WorstInTravel:

I fascion victim: L’abito non fa il monaco, ma il ridicolo in giro per il mondo si!

Te e dico a te, che cosa ti dice il cervello quando prima di partire per un’escursione, di cui ignori la difficoltà, a piedi in un canyon, decidi di indossare il vestitino leopardato con zeppe da vertigine? E tuo marito, è proprio necessario che si tenga il cappello “panama” con occhiali da sole ray ban dentro una grotta? Tra moglie e marito non mettere il senno. Ed anche a te che ti appresti a percorrere la salita dell’Albaycin per arrivare all’Alhambra di Granada, si proprio te che indossi un abitino rosso aderente – acrilico misto a petrolio 121% – che ti fa apparire come una fontana deambulante da tanto sudi, credi che i tacchi a spillo fossero così necessari?

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Che poi, a ripensarci mi vengono in mente 3 spiegazioni:

  • Che sia in atto un processo di beatificazione e tu stia per diventare la “Madonna del sudore”?; mi sento di escluderlo.
  • Che qualcuno abbia una tua bambolina voodoo e proprio in questo momento l’abbia messa in forno assieme alla parmigiana? mi sento di escludere anche questo.
  • Che tu sia la nuova testimonial del deodorante borotalco? si, proprio quello dell’altolà al sudore; amica mia, ti do una notizia: lo stai facendo male!

E non pensare che tu mi sia sfuggita sai…si dico a te che blocchi la fila perchè pretendi di entrare, chessò, in una chiesa/moschea in minigonna e tette al vento, o quasi? Ah..scusa..non avevo notato i calzini ed il cappellino in testa, allora puoi passare.

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Raga..siamo il popolo delle libertà ma non è possiamo fare il cactus nostro sempre.

I nostalgici della gita scolastica: la caciara in fondo al pullman è consentita solo e soltanto in 5° superiore!

Amici strilloni il tempo delle gite, come quello delle mele, è finito; se sali in treno con un impianto dolby surround collegato alle corde vocali, a me sale il nervo: keep calm & taci! Ed al massimo, se sei tanto interessato a mettermi al corrente di certe situazioni, per te evidentemente così importanti, almeno fai in modo che siano di una certa non dico intelligenza ma curiosità si!

gita

Le ciminiere ambulanti:

Amico fumatore se vuoi fumare non ci sono problemi, a patto che ti tenga a debita distanza dal mio naso, perchè altrimenti chiamo Grisù e ti faccio estinguere, senza l’ausilio dell’estintore.grisu1

Che poi troverei giusto e sacrosanto istituire una special task force – che C.S.I. Miami who?? – con il compito di risalire al dna di chi, come cimelio per i posteri, getta a terra le cicche, per poi rintracciarli e portarli a ripulire gli argini dei fiumi.

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Sindrome del marchese del grillo: “Io sono io e voi non siete un cazzo”

Quelli si riscoprono atleti olimpionici ogniqualvolta che imbattendosi in una fila riescono a fare degli scatti per passarti avanti che: Bolt scansati che ti faccio vedere come si fa. Mica vorrai perdere il posto in fila?

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Quelli che non appena hai trovato il tuo angolino per fare una foto in santa pace, proprio nel momento esatto in cui stai per scattare, eccoli che ti si piazzano davanti e non si spostano più nemmeno con le cannonate. Ti do’ una notizia non sei nè bello nè trasparente, quindi te devi levaaà!

Quelli che non pagano il biglietto dei mezzi pubblici e gli sembra pure di essere furbi. E non importa che ci si trovi in un paese povero, che il biglietto costi 50 eurocent e che loro siano vestiti di marca da capo a piedi, non importa perchè loro sono fighi ed i fighi non pagano. Ma mentre distribuivano la vergogna, vi stavate facendo cucire una maglietta da un bambino taiwanese?

La cui ancor più vergognosa variante è: visto che io sono figo non pago neanche il biglietto del museo. Ed il fato che tu stia per entrare nella Casa di Anna Frank non è assolutamente rilevante, perchè per mantenere il tuo status di furbino è necessario che tu entri a scrocco, inventando che hai meno di 14 anni, che i tuoi non ci sono e che non hai nè soldi nè documenti con te…ma ceeerto l’impiegata è scema. Prova dicendo che sei la nipote albina di Mubarak, magari ti credono. (storia realmente accaduta)

Il mio regno per un selfie!

Che tu sia in cima ad una scogliera a precipizio sull’oceano incavolano nero, che tu stia pesticciando le pulcinelle di mare o che ci sia un leone dietro a te pronto a darti in benvenuto a fauci già spalancate, non importa perchè in questi casi: il selfie è proprio la morte sua. Versione ancor peggiore è rappresentata da quelli che, ad esempio, se lo fanno, con le dita a V di vittoria, di fronte ai cancelli di un campo di concentramento. Amico burlone, per caso vorresti vincere un vacanza premio proprio lì? Sai vero che tendenzialmente è un viaggio di sola andata? Però, sai quanti like?!

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Gli Italo-Cinesi!

Mi duole ammetterlo ma noi, spesso, non siamo proprio belli da vedere all’estero. Vittime illustri della moda forsennata, attanagliati dal terrore di non riuscire a trovare qualcosa di commestibile non appena si varcano i confini nazionali e spesso maleducati oltre ogni limite. Rammento solo di quella volta in cui alla Monument Valley, due ragazzi italiani volevano fare una foto nella direzione in cui eravamo noi e dal momento che evidentemente davamo noia l’uno pensò bene di suggerire all’altro: “Oh, quelle troie hanno rotto il cazzo, vai a farle levare di culo!” Ma con tutti i nostri difetti non riusciremo mai e poi mai ad arrivare all’odiosa levatura dei cinesotti. Si muovono in branchi da 120, in fila per 120, e non appena trovano un luogo a loro congeniale (generalmente l’unico capace di rompere le scatole a chiunque si trovi nel raggio di 5 km) lo colonizzano e non si spostano più;  urlano come ossessi ma soprattutto il rispetto, per loro, è un illustre sconosciuto. Poi c’è la versione degli sputacchiatori folli, che boh, forse credono che in terra ci siano dei fagioli magici e che grazie alla loro magica saliva si trasformino in alberi?! mah.  E poi ci sono quelli che al museo ti affiancano ed iniziano a spintonarti per passarti avanti: amico caro, ma mi hai vista? A meno che tu non sia Yao Ming, cosa che mi sentirei di escludere,

Sacramento Kings v Houston Rockets
Yao Ming 

al 99,9% io sarò più grossa di te, sei proprio sicuro che ti convenga ingaggiare una guerra di gomitate?

Non posso concludere questa lista senza prima aver interpellato la mia amichetta di valigia, che per comodità chiameremo Tere, la quale tende a ribadire ed esternare quella che da anni è la sua pietra miliare,nei viaggi ma ancor più nella via in generale:

Suv di Merda! Che nella versione Islandese è diventata Camper di Merda.

Generalizzando un po’, ma nemmeno troppo, il Suv è sinonimo di prepotenza, arroganza, inutilità ma soprattutto è un rottorio di cactus, altui! Se mentre guidi ne hai uno davanti ti impedisce di goderti il paesaggio; se ti trovi in viuzze strette strette è scientifico che lui s’incastri e che tu sia in coda dietro; quando va bene occupa 2 parcheggi, altrimenti viene lasciato un po’ dove capita perchè, in fondo, chi lo guida si crede il re del mondo

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In Islanda invece abbiamo trovato una carovana di 14 camper in una strada sterrata, stretta, in salita, sotto la pioggia, a strapiombo sul niente, senza guard rail. Più o meno il serpentone era come questo…

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ma come dice il detto: chi va piano va sano…ed arriva dopo!

 

 

 

 

 

 


18 risposte a "#WorstInTravel, un giorno ci sarà un girone infernale pronto ad accogliervi!"

  1. Grisù *_* che mi hai ricordato Marghe, anch’io da piccola volevo fare il pompiere! 😀
    Posta la mia immensa pietà per la “categoria Lapo” che tanto si autopunisce con la propria inettitudine, le comitive di cinesi/coreani invece sono davvero irritanti in quanto portatori sani di maleducazione e invadenza. Non è intolleranza ma qualcuno dovrebbe dirglielo.
    E quelli con le dita a V nei memoriali li inviterei ad un colossale matrimonio di schiaffi!
    In merito alle gite scolastiche…ehmm ma…quindi…tu non avresti piacere a partire tutti insieme?…Io ti avevo anche piazzata sul volo! 😀 😀 😀

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    1. Ho amato Grisù nell’unico modo in cui si può amare, quello in cui si ama la pizza. Ahahah Nono, ora non mi prendere per bacchettona, fare il supergruppone mi gusta assai, è solo che non sopporto gli urli stile gatto a cui hanno appena pestato la coda. Eee sai l’età avanza ahahah

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  2. bhe adoro tutto! i tuoi fascion victim somigliano a una categoria di gente che io odio: quelli che vestono con tacchi 12 e ultima moda per un volo intercontinentale, magari rigorosamente con vestiti sintetici che dopo 1 ora puzzano come uno spogliatoio maschile dopo una partita di basket. eh sì!

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  3. Ahahahah oddio i cinesotti che poi solitamente hanno uno strano sentore eau de cipolla addosso, perché li becchi sempre dopo l’ora di pranzo che per loro è ad ogni ora del giorno! Fare la fila con loro a volte diventa insostenibile, scattare una foto ancora di più! Gli italiani restano comunque i più maleducati a mio avviso, lo dico con enorme dispiacere!

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    1. Ahahha oddio è vero, la loro fragranza è memorabile ahahahah..tremendi! Purtroppo è vero, noi italiani ci mettiamo sempre del nostro, o per un motivo o per un altro ci facciamo sempre riconoscere. Sono curiosa di leggere i vostri WorstInTravel

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  4. Fantastiche le fashion victim, io ho visto addirittura delle ragazze ad Angkor Wat con i tacchi, ma come ti viene in mente? Oltre che scomodo è pure pericoloso, se poco poco cadi con quei trampoli addio viaggi e passeggiate per un bel po’! Pensa che nei Balcani si fuma dentro i locali e i bar, intossicazione assicurata 😀

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    1. Si, la “moda” del tacco in viaggio io veramente non riesco a capirla, che poi dici bene a parte lo scomodo è pure pericoloso..bah. Oddio credo che oggi come oggi potrei morire in un posto in cui si fuma, mi ricordo un giorno nei dintorni di Praga che avevo una fame che morivo ma non riuscii ad entrare nel locale da tanto fumo c’era all’interno.

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    1. Non li abbiamo considerati finchè il più coraggioso dei due non si è palesato con un Sorry che io a confronto riesco a pronunciare “Coca Cola” con tutte e 3 le sue C.
      E insomma ci fa Sorry…
      – e noi: guarda che siamo italiane
      – O cazzo che figura di merda! Vabbè dai, c’è tanto spazio…la foto la facciamo altrove…
      Ho questa conversazione ancora stampata in mente nonostante siano passati 7 anni.

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  5. Ahhhh gli italo-cinesi, che brutta razza. Ne ho viste di tutti i colori, soprattutto a Praga… ti lascio immaginare. La scena più cafona che mi è rimasta impressa è di un gruppo di ragazzetti con l’immancabile felpa “Prague drinking team” che entrano nel tram urlando “OH MACCHECCAZZO NON C’è NEMMENO UN POSTO A SEDERE”. Io, che me ne stavo lì buona a leggere un libro, mi sono sentita gelare il sangue nelle vene. La gente intorno a me che li guardava increduli. E poi chiediamoci perchè i cechi non sono particolarmente gentili con gli italiani, chiediamocelo.
    Che tu mi abbia ispirato anche per uno dei prossimi post? Me ne stanno venendo in mente altre che mi ribolle il sangue al solo ricordo…

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    1. Ahahaha anche io a Praga ho un terribile ricordo di due ragazzi che parlavano della ex di uno di loro, non riuscivo a finire di mangiare dal voltastomaco che mi avevano fatto venire.
      A questo punto sono curiosissima di leggere il frutto di questo sangue che ribolle 😉

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  6. Mi sa che la foto in gita è autentica, vero? Riconosco le tute dai colori improbabili con cui ci vestivano da piccole..😂 Io pure i fashion victim non li reggo…Quelli che si devono gestire in un certo modo solo perché devono andare in aeroporto..Mi fa tanto burino .😂 E niente, pure leggendo i post degli altri mi si abbassa il pH…Micidiale sto tag😂😂😂

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    1. Ahahah si la foto, anche se trovata su internet, è assolutamente originale. Ahaha io avevo una tuta arancione /viola sparaflesciante, che vergognosa era dire poco…volevo rimetterla l’anno scorso ahahaha! Si, sto tag è mondiale

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