Di quanto Fuerte mi abbia colpita ne ho già parlato, più o meno sconclusionatamente, qui; adesso vorrei provare, in un modo un po’ più chiaro ed oggettivo, a spiegarne il perchè. Mi piacerebbe buttar giù miliardi di caratteri per elencare quali siano le cose da vedere assolutamente, durante una vacanza a Fuerteventura, ma purtroppo non conosco così bene l’isola da spingermi in dichiarazioni tanto importanti. Chissà, magari un giorno ne scriverò una guida dalla A alla Z, mai dire mai. Quindi, per adesso, mi accontenterò parlandoti delle 9 cose per cui, secondo me, vale la pena farsi le quasi 5 ore più noiose della storia del volo per arrivare fino a qui; + altri 2 suggerimenti extra.
Le 9 cose da fare a Fuerteventura:
Vistare l’Isola di Lobos:
Nessuno farebbe obbiezione se venisse chiamata l’isola del sole, perchè da lui non vi è riparo, nessuna possibilità, neanche un albero, figurarsi la sua ombra.
Lobos mostra subito il suo carattere, che poi è anche la sua bellezza, basta scendere dalla barca per capire che questi 4,679 km² potrebbero benissimo essere utilizzati come isola carcere in stile Pianosa, o che avrebbe potuto ospitare Edmond Dantès al pari della famigerata Montecristo.
In questo posto la prima impressione è quella che conta, o meglio è quella giusta perchè qui non c’è verso di sbagliarsi, quest’isola è aridità pura, deserto, rocce, sabbia ed è circondata da un oceano color azzurro photoshop, saturazione 1921 su un massimo di 100. Prenditi una mezza giornata per esplorarla, bastano 4 ore per girarla a piedi, tutta, e per farti un tuffo in spiaggette veramente uniche, sempre che non tu sia troppo freddoloso.
Giocare sulle dune del Parco naturale di Corralejo:
Sai che quando ti troverai a zompettare su queste dune, i tuoi piedini in realtà staranno toccando il Sahara? Giuro! Questa sabbia, trasportata dai forti venti che costantemente spazzano l’isola, arriva direttamente dal Marocco, il quale dista solamente un centinaio di chilometri.
Lo so che si tratta di fisica, ma per me questa è pura magia. Anche qui set fotografico come se non ci fosse un domani: la sabbia bianca, il cielo azzurro, i gabbiani che volano bassi, gli arbusti verdi, il profilo dell’oceano che si staglia all’orizzonte e l’ecomostro (che mi sono rifiutata di fotografare) nel mezzo, a sciupare la visuale e deturpare il paesaggio.
E’ stupenda anche la strada che divide il parco in due, sopra la quale si formano rivoli di sabbia, come fossero tanti ruscelli che strapazzati dal vento si muovono e si divincolano fino a coprire l’asfalto nero, con un tappeto svolazzino del color dell’ocra.
Non ci posso fare nulla, io per queste dune ho perso la testa, il cuore e pure il sonno. Ah, hai presente l’Isola di Lobos di cui ti parlavo prima? Era dei proprietari dell’orripilante costruzione e se ricordo bene, sembra che sia avvenuto un baratto tra il proprietario ed il governo (allora era Franco in carica) in cui il primo cedeva la proprietà dell’isolotto in cambio del permesso, da parte del secondo, di costruire all’interno del parco naturale. No comment.
Sognare a Pozo Negro:
E’ proprio il caso di dirlo, grazie Lonely Planet per aver scritto un paragrafetto su questo villaggio di pescatori.
Hai presente quando pensi a qualcosa di idilliaco, perfetto, quando ti figuri il paese delle fiabe dove per definizione esiste solamente pace, allegria e serenità? Insomma una specie di “Puffolandia” in versione marinara, senza nè Gargamella nè Birba.
Ecco, da quel 16 maggio questo fantasy land per me ha il volto di Pozo Negro, il quale non è altro che una, D-E-E-E-E-L-I-Z-I-O-S-A, schiera di casette bianche calce ad un piano, massimo due, con le finestrelle, i portoncini e le cornici blu Mykonos (effettivamente, più che in spagna, qui ci si sente in Grecia).
Hai presente Mago Merlino mentre a suon di “Hoketi Poketi” fa entrare tutto il mobilio della casa all’interno della sua borsetta da viaggio?
Avrei pagato oro per quanto peso, moltiplicato per 100, per portarmi via un paio di quelle casette.
Scoprire Betancuria:
Ex capitale dell’Isola, talmente bellina, curata e caratteristica che sembra una bomboniera. Per girarla tutta basterebbe giusto mezz’ora, se non ti fai prendere da finestrelle, fiori e viste mozzafiato;
l’ora del tramonto regala quel tocco in più, quel filtro tipico della golden hour che tinge l’aria, le valli ed i sorrisi del colore dell’oro. Valli in cui proliferano cactus, fichi d’india e palme e di cui non puoi far altro che rimanere affascinato, mentre con la fantasia vaghi in qualche sperduta spianata del New Mexico.
Sentirsi liberi a Costa Calma:
Una delle spiagge più belle che abbia visto in vita mia: immensa ma soprattutto selvaggia. Sabbia a perdita d’occhio, niente ressa o stabilimenti, potresti passeggiare per ore senza incontrare anima viva, qui sei solo te ed i tuoi pensieri oltre ai kite&windsurfers.
Puoi correre a perdifiato, girare nudo, fare una giravolta, farla un’altra volta, guardare in su, in giù e perfino dare un bacio a chi vuoi tu, oppure puoi inforcare una bicicletta e combattere contro il vento che inevitabilmente ti farà sbandare…qui la libertà è totale, ovviamente sempre nel rispetto degli altri.
Questa chilometrica meraviglia è riparata agli occhi di chi percorre la strada principale da alcune collinone-one-one di sabbia e roccia bianca; la stradina che dal bivio ti porta fino all’oceano è stretta stretta ed un po’ acciaccata, ma nemmeno ci fai caso da quanto è magnifico lo scenario: immagina che contrasto pazzesco è quello formato dal cielo azzurrissimo, dal bianco della terra ed il nero dell’asfalto…da uscire di testa dalla bellezza, ve lo giuro.
Raggiungere il Faro di El Toston ad El Cotillo:
Trovarsi al cospetto di un faro è sempre un’emozione particolare, quando poi ci si capita di notte, certamente lo è ancor di più. Basta alzare la testa per vedere le stelle che timidamente cercano di fare capolino attraverso i fasci luminosi che vorticosamente roteano come fossero spade laser, mentre intorno a te solamente il ruggito dell’oceano ed il sibilo dei venti.
Ma anche quello che si può ammirare di giorno è decisamente notevole: una silhouette a strisce biancorosse che si appoggia su un tappeto di roccia lavica ed alle sue spalle l’azzurro dell’oceano che si mischia a quello del cielo. Uno spettacolo.
Perdersi al Museo del Queso Majorero:
Per un modestissimo biglietto di 2€, avrete la possibilità di: entrare all’interno di un mulino completamente ristrutturato, visitare il museo ed ammirare il giardino di cactus.
Io sono una divora-formaggio e quindi il pensiero di acquistare il queso majorero, formaggio tipico di Fuerte, era una giustificazione decisamente più che sufficiente per deviare fino ad Antigua. Però mai e poi avrei immaginato che il museo comprendesse anche un parco strepitoso, con decine anzi centinaia di cactus: alti, bassi, magri, grassi, spinosi, lisci, a palla, lunghi, biforcuti, diritti, pensa alla forma che ti pare che tanto lì la troverai…insomma ce n’è per tutti i gusti, ed i miei sono stati ampiamente soddisfatti.
Ah…dal museo al centro di Antigua sono circa 30 secondi di automobile, se decidi di mangiare qualcosa, ti consiglio di fermarti da: Todo Bueno, proprio al fianco della Iglesia de Nuestra Señora de la Antigua. A vederlo non gli daresti fiducia ma in realtà è un posto SUPER! Come qualità, quantità e gentilezza della proprietaria.
Andare alla ricerca dei Mulini:
Non so dire se siano sparsi in tutta l’isola oppure solamente in una zona, io li ho trovati nei dintorni di Antigua. Qualcuno è ben visibile anche dalla strada principale, altri invece devi proprio andarteli a cercare, o meglio devi perderti per veder comparire la sagoma delle loro pale. Che siano bianchi, in pietra, rotondi o rettangolari la loro bellezza è assolutamente garantita, come il fascino che emanano; e cosa più unica che rara, ce ne sono ben due tipi: il Molino e la Molina.
Il primo è maschio, ruota a bassa velocità, ha più forza e riesce a macinare il grano grezzo, il secondo è femmina, ruota ad alta velocità, è più delicata e viene usata per macinare il grano tostato: il gofio. A me sto fatto di andare alla ricerca (di qualsiasi cosa), è una roba che proprio mi fa impazzire di felicità, quindi in questo punto potrei anche non essere stata poi così oggettiva.
Mettersi alla guida di un Buggy:
Una delle cose più divertenti che esistono sulla faccia della terra, anche se non avendo fatto cambi alla guida perchè da sola, mi sono goduta poco il panorama. Scorrazzare su e giù per strade sterrate e dissestate, fare il giro dei vulcani,
seguire la strada costiera della parte nord dell’Isola, vedere scorci unici di El Cotillo
ma soprattutto stare a contatto con la natura, vale assolutamente quella bella scorpacciata di polvere che vi arriverà diretta in faccia.
Che cosa fare a Fuerteventura? 2 Suggerimenti extra
Salpare per Lanzarote:
– Se hai un giorno a disposizione, dedicarlo a fare una gita nella vicina Lanzarote può essere una bellissima idea. Ti consiglio di procurarti il travelgum o di prendere un piroscafo, io ho fatto la traversata (40/50 minuti circa) a bordo di un catamarano: un’avventura, metà dei passeggeri ha fatto abbondante uso dei sacchettini per il vomito…immagina la gioia di salire in pullman dopo.
Nel mio tour era compresa la visita al: Parco Nazionale Timanfaya, l’azienda vinicola Bodega La Geria il Museo dell’Aloe ed il Charco de los Clicos (il lago verde smeraldo).
Un giorno ti parlerò di questa giornata, ma soprattutto dell’incredibile storia del parco nazionale al quale si accede obbligatoriamente tramite tour organizzato, perchè non è possibile avventurarsi da soli. “Meravigliosamente irreale” è come descriverei questo insieme di bocche, crateri, voragini, spianate e valli di lava pietrificata, dai colori che variano dal rosso al nero passando per il giallo, l’arancione, l’ocra ed il grigio.
Quanto mi sono sentita piccina picciò di fronte a questa manifestazione – esplosione – della forza della natura.
Conoscere Diego:
Perchè? Lo scoprirai Per trovarlo senza ricorrere ad indizi, cacce al tesoro o rabdomanti vari, vi basterà andare in Calle Iglesia c/o l’ufficio dell’agenzia Barracuda. Garantisco personalmente.
Fantastico articolo Marghe! Ma quanto mondo c’è dentro una sola isola? Mi sembra di aver viaggiato in Africa, in Grecia, in Italia, in Spagna in un solo post..meraviglioso! Inutile dirti che aspetto il post sul parco nazionale e poi, una stranezza: mi hai messo curiosità per quell’ecomostro che non hai volutamente fotografato.. cioè, ma come l hanno inserito in quel contesto?! Non riesco proprio a immaginarlo!
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Grazie mille, sei troppo gentile 😉 Hai proprio ragione, io in questa isola ci ho visto il mondo, anche perchè effettivamente è piena di persone provenienti da ogni angolo del pianeta. Ho veramente/sto pensando di viverci per un periodo…chissà 😉 Stasera ti pubblico su FB la foto dell’ecomostro visto dall’Isola di Lobos, capirai tutto il mio schifo e la voglia di evitarlo come la peste. E’ veramente uno schiaffo alla bellezza di un parco così meraviglioso, e non “possono” buttarlo giù perchè si nascondono dietro la scusa delle 3000 persone che direttamente ed indirettamente ci lavorano e giocando sul problema del loro reimpiego, sostengono il fatto che meglio una cosa brutta che tante persone a spasso.
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Todo bueno e soprattutto bello! 😛
Mi unisco ad Alessia: il giro del mondo intorno ad un’isola! Davvero delizioso quel villaggio di pescatori. ma perchè parli di freddolosità? L’acqua non è a temperatura balneabile? In effetti dalle foto non si vedono papere a mollo 😀
Ps: Merlino, Anacleto, Semola! Cosa mi hai ricordato!!! 😀
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Ehm, l’acqua dopo una buona dose di ipnosi ed ambientamento, arriveresti anche a sopportarla, il problema è il vento che ti congela non appena esci dall’acqua; in realtà Diego, il ragazzo di cui parlavo, ci diceva che a Dicembre, rispetto ad Agosto, è molto più fattibile e gradevole fare il bagno perchè l’acqua è decisamente più calda. Ahahahaha hai visto che perle che ho tirato fuori? Merlino ed Anacleto sono la coppia d’oro della Disney; come loro nessuno mai. ahahaha
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Ma io mi chiedo: anni fa sono davvero andata a fuerteventura oppure mi hanno caricata su un aereo e fatta scendere da qualche parte vicino a Malpensa facendomi credere che era un’isola spagnola? Non ho proprio visto una mazza di niente di questo posto che mi piace sempre di più dopo aver letto i tuoi articoli. In particolare credo proprio che mi innamorerei di Pozo Negro 😍
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Ahahahahah la finta Fuerte è stupenda. Vabbè se ti hanno messa a fare la vita da villaggio con pasti a menù ed orari stabiliti, ci credo che non abbia ricordi…ricordi in generale nè positivi nè negativi. Pozo Negro è strabiliante, non sembra vero…è assolutamente perfetto: il paese delle fiabe per eccellenza.
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Con questo articolo mi hai decisamente convinta ad andare a Fuertventura!! Le foto sono splendide e il tuo racconto è una meraviglia. Non avevo mai pensato di abbinare Lanzarote come gita di un giorno, dovrò assolutamente farci un pensierino 🙂
Devo solo capire come affrontare l’acqua fredda e il vento, ma sono dettagli 🙂
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Grazie mille 😉 Io a Fuerte ci sono stata veramente benissimo, secondo me offre una quantità di cose da poter fare, veramente incredibile…ecco se uno decide di esplorare l’Isola di sicuro non si annoierà. Eeehh si, io ci ho provato ad affrontare l’acqua fredda però ancora non avevo capito la giusta strategia con cui farlo ahahah. Per quanto riguarda Lanzarote, mi sono mangiata i gomiti per non essere riuscita ad andare al giardino dei cactus, credo che sia una cosa spaziale…
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